Sono un livornese doc, attaccato alla famiglia da cui ho appreso l’onore dell’umiltà e la grandezza di misurarmi con me stesso e il resto del mondo, con la giusta caparbietà per distinguermi e la consapevolezza che senza il sacrificio e la passione non si possa andare lontano.
Fin da piccolo, quando i miei compagni andavano a giocare e divertirsi, io preferivo andare a bottega ad imparare il mestiere. Erano affascinanti i sapori, e la maestria dei miei mentori mi ripagava da sola della fatica del duro lavoro. Ma non era solo una manualità e un’arte quella che cercavo umilmente di carpire dai miei maestri, era piuttosto una mia strada, l’inizio di un percorso verso una mia dimensione dove poter spaziare. Da lì a poco, dimostrai di avere stoffa e, appresi i rudimenti, mi lanciai nel mondo del gelato, delle granulate e della yogurteria dove cominciai a sperimentare e offrire prodotti nati dalla tradizione e traduzione di gusti e sapori.
Arguzia e acume da imprenditore, non solo da maestro pasticcere prima e gelatiere poi, mi hanno portato a sperimentare, a cimentarmi con un mercato spietato, controcorrente, tenacemente, con gusti e ricette innovative facendo scoprire nuove dimensioni del gusto, portandolo ad un’estrema raffinatezza e declinazione per una clientela sempre più raffinata.
Sono un precursore della sperimentazione. Mi sono cimentato sui gusti classici puntando sulla qualità e la genuinità dei prodotti e delle materie prime che fanno la differenza in quello che solo può definirsi, secondo me, il vero gelato artigianale e naturale, e sulla ‘traduzione’ di gusti derivati dalla pasticceria o da altre specialità.
Così sono diventato un ‘maestro gelatiere’ mestiere ancora oggi non normato e difficile da incarnare nel vero senso della parola, ma creato sul campo e affinato con dedizione e puntigliosità.